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    Retropassaggio di Barba a Reina in Cagliari-Como: l’analisi

    Interessante episodio all’Unipol Domus di Cagliari durante il posticipo della seconda giornata tra Cagliari e Como.

    Nel finale, Federico Barba tocca il pallone in area di rigore e la sfera finisce nella disponibilità di Reina. Il portiere dei lombardi prima prova a controllarlo coi piedi, poi lo prende fra le mani. Per Di Bello è tutto regolare, i giocatori rossoblù invocano il retropassaggio. Proviamo a fare chiarezza.

    Retropassaggio di Barba a Reina: l’analisi dell’episodio

    In realtà si tratta di un retropassaggio punibile. Barba guarda il portiere, e sa che l’unica cosa che può fare per evitare di perdere il pallone servendolo al portiere. Quest’ultimo prova prima il controllo, come detto, e poi prende il pallone tra le mani quando si avvede dell’imminente arrivo di un avversario che avrebbe la possibilità di segnare. Il motivo per cui Reina tarda nel prendere il pallone con le mani, verosimilmente, è proprio la consapevolezza di avere a che fare con un retropassaggio.

    L’arbitro Di Bello avrebbe dovuto comminare un calcio di punizione indiretto; sarebbe dovuto scattare anche un provvedimento disciplinare? No: Reina evita sì una rete, ma è un portiere e non un giocatore di movimento (per il quale un intervento del genere sarebbe valso invece l’espulsione).

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