Dopo la Roma anche la Lazio procede a stilare un dossier contro gli arbitri: secondo quanto riferito dal Corriere dello Sport, i biancocelesti sarebbero in scontro aperto con la classe arbitrale a causa di alcuni presunti errori commessi a loro sfavore in queste prime quattordici giornate.
Si parte da Udine, quando il guardalinee alzò la bandierina per segnalare un presunto fuorigioco di Payero, ma l’azione proseguì e Lucca segnò. Payero era in gioco, Doveri aveva lasciato proseguire ma intanto alcuni difensori della Lazio si erano praticamente fermati.
Si prosegue poi con Fiorentina-Lazio, e il caso del calcio di rigore assegnato col VAR per lo step on foot di Nuno Tavares ai danni di Dodò, ritenuto non falloso dai biancocelesti. Dunque Juventus-Lazio, e il colpo di Douglas Luiz a Patric non ravvisato da Sacchi né dal VAR, con le successive grandi proteste di Fabiani nel postpartita.
Per arrivare infine a Parma, soprattutto al gol annullato a Rovella per un fallo commesso dallo stesso centrocampista su Haj, poco prima. Secondo la Lazio, l’irregolarità sarebbe avvenuta in un’altra APP (Attacking Phase Possession), precedente a quella del gol, e per questo il VAR non sarebbe dovuto intervenire.