Daniele Doveri, dopo lo scorso anno dove ha sofferto di problemi fisici e qualche errore di troppo per quelli che sono i suoi standard (solo un big match diretto in campo, Milan-Napoli), quest’anno riparte con uno dei match più importanti in assoluto della Serie A, Juve-Napoli.
L’arbitro porta a casa una gara che si è dimostrata più facile del previsto. Doveri fischia 23 falli in totale ma commette un errore sul retropassaggio di Olivera verso Caprile nel secondo tempo. Manca un calcio di punizione indiretto in favore della Juventus che sarebbe stato battuto sulla linea dell’area di porta: è chiara la volontà del terzino del Napoli di stopparla a favore del portiere (come si evince dagli ampi gesti dell’uruguaiano) che però, invece di rinviarla o giocarla con i piedi, la prende con le mani visto il pressing di Nico Gonzalez. Ha ragione Thiago Motta, ammonito per proteste, a reclamare la punizione.
Juve-Napoli, l’operato di Doveri
In generale, qualche fischio in più poteva starci, ma non si fa mai sfuggire il controllo della partita. Dal punto di vista disciplinare decide di non ammonire subito quindi lascia passare l’intervento di Politano ai danni d Bremer e anche quello di Locatelli che colpisce Lukaku all’altezza del gluteo. Inizia ad ammonire con il giallo ai danni di McKennie, decisione giusta. Quella contro il centrocampista statunitense è l’unica ammonizione di tutta la partita.