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    Orsato rifiuta la Russia: “Posso dare un contributo all’Aia”

    La notizia è di quelle clamorose: Daniele Orsato rifiuta la Russia. L’ex arbitro di Schio sembrava ormai destinato ad accettare la corte della federcalcio locale, che lo aveva scelto per un ruolo di altissimo profilo.

    Orsato avrebbe fatto parte di un panel di arbitri che avrebbero valutato alcuni episodi del campionato locale esprimendo giudizi e considerazioni. L’apporto di Orsato si sarebbe potuto riassumere nella forma di una “consulenza”.

    Daniele Orsato dice “no” alla Russia

    Eppure l’ex direttore di gara, che ha abbandonato i campi al termine di Euro 2024, ha fatto dietrofront, rinunciando all’incarico che gli era stato proposto. Hanno pesato diverse motivazioni, tra cui soprattutto la volontà di rimanere vicino alla sua famiglia dopo tanti anni di carriera.

    A questo punto il futuro di Orsato resta aperto: sul tavolo anche l’ipotesi di un ruolo molto importante all’interno degli organici di Aia o CAN.

    Queste le dichiarazioni di Orsato al quotidiano La Repubblica: “Io sono un tecnico. Certo oggi l’Aia è afflitta da conflitti interni tra diverse correnti politiche che interferiscono anche nella gestione tecnica. È fondamentale dare una svolta, ma guidare un’organizzazione con oltre 30 mila associati e 206 sezioni richiede un ampio spettro di competenze amministrative e organizzative. Mi considero un tecnico e credo che potrei dare il mio contributo solo in un progetto politico che miri a separare nettamente la gestione associativa e politica da quella sportiva”.

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