Daniele Orsato si racconta: l’ex arbitro veneto ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato della sua “seconda vita”, quella successiva al ritiro dai campi.
Orsato conferma come Rocchi gli avesse chiesto di rimanere un anno in più: “Ho declinato subito. Avrei tolto partite ai miei colleghi, soprattutto ai più giovani. Non si fa. Nella mia vita arbitrale ho vissuto momenti fantastici“.
L’intervista di Daniele Orsato alla Gazzetta dello Sport
Sulle offerte ricevute: “Svariate. Anche dall’estero: e quella della Russia è diventata quasi un caso. Alla fine ho declinato quella e altre per un fatto di base molto più semplice di quel che si è fantasticato o detto: voglio prima di tutto dare qualcosa all’Italia, restare qui“.
Orsato spiega la sua proposta all’AIA: “Ho formulato una proposta a livello tecnico. Non politico. Tecnico: perché è alla tecnica che bisogna tornare. Detta in soldoni: sono qui e sfruttatemi pure“. E ancora: “Presidente? Sono troppo giovane per farlo. L’importante è che l’Aia smetta con le frizioni interne e trovi una doppia via dentro di sé: una politica, per la quale avrei il nome giusto e l’altra che dev’essere tecnica“.