Il 2024, per gli arbitri, è stato “un anno molto complicato. Questo lavoro, che coinvolge 152 persone, non lascia spazio per rifiatare; è un lavoro sicuramente complesso e impegnativo, quello del designatore, quasi mai elogiato e spesso criticato. Anche i piccoli momenti di soddisfazione spesso sfuggono, ma un ruolo di così grande responsabilità non permette distrazioni”. Parola di Gianluca Rocchi, designatore dell’AIA, che in un’intervista a Radio1 ha fatto un bilancio dell’anno che sta per terminare.
Le parole di Rocchi
Sul tema dei tanti discussi rigori assegnati, Rocchi ha detto: “Sono stati dati rigorini, ma ora fischiamo solo quelli giusti. Sono quei rigori che noi stiamo cercando di combattere: abbiamo avuto una giornata in effetti brutta, la settima, dove ne abbiamo dati 9 e qualcuno veramente inappropriato; però, specialmente nelle ultime giornate, siamo tornati a dare quelli giusti. L’importante è dare un rigore quando c’è qualcosa di importante, perché può decidere il risultato“.
Dopodiché, sulla possibile novità del VAR a chiamata ha affermato: “Deve essere usata solo per episodi chiari e seri. Non dobbiamo fare moviola. Sul VAR a chiamata non possiamo rispondere noi, che siamo sempre ben aperti per eventuali modifiche e novità“.