Buona la prima per la squadra di Gianluca Rocchi nell’esordio della Serie A 2024/2025 senza big match. Nessuna partita di cartello, e infatti i top referee italiani come il capitano Guida, Mariani ecc sono rimasti a riposo.
Giornata positiva, con qualche sbavatura fisiologica. Il designatore ha provato a confermare i prossimi potenziali internazionali, come Marchetti e Marcenaro, e a lanciare ulteriori giovani che si erano distinti nella scorsa stagione, vedi Ferrieri Caputi e Feliciani.
Inizio senza intoppi, ma occhio ai rigori
In questa prima giornata però spicca un dato su tutti: sono stati sette i rigori assegnati, di cui due giustamente revocati dal Var. I cinque rimasti che sono stati calciati portano la media a 0.5, troppo elevata. Tenendo conto anche del fatto che la scorsa annata era stata chiusa con il trend in aumento e una media di 0,34. Andando ad analizzare gli episodi specifici, i rigori assegnati al Bologna e alla Lazio potevano essere non concessi.
Ma non è tanto il numero il problema, una rondine non fa primavera alla prima di campionato, ma dovrà essere un must l’uniformità di giudizio nella concessione dei rigori. Ad esempio il rigore chiesto da Vlahovic in Juventus-Como, non è meno rispetto a quello concesso al Bologna nella sfida contro l’Udinese. Anche perché i calciatori, sapendo che il Var interviene su contatti bassi, anche non funzionali come quello di Lecce, tante volte sono abituati a marciarci. Se fossi al posto del designatore, farei una riflessione contro questi rigori moderni, per dirla alla Mourinho.