La nostra moviola per il quotidiano Tuttosport
L’anno scorso Simone Sozza era stato impiegato in appena 11 gare: colpa di qualche problema fisico. Quest’anno è già alla terza presenza. Seppur senza errori evidenti nelle due aree, in Toro-Lazio non convince né dal punto di vista tecnico. Meglio in quello disciplinare.
L’analisi dell’operato di Sozza in Torino-Lazio
Nel secondo tempo accadono gli episodi più importanti. Giusto soffermarsi sul più delicato, la scivolata di Sanabria su Guendouzi. Lo spagnolo salta senza il controllo del corpo, con le gambe unite e col piede a martello. Attitudine completamente diversa da quella di Frendrup e Bartesaghi (altri casi spinosi di questa giornata): il genoano e il milanista avevano l’intenzione di giocare il pallone (ci erano riusciti entrambi), mentre l’attaccante granata assume un’attitudine più fallosa, col salto a piedi uniti. Il tackle avviene all’altezza dello stinco di Guendouzi, ma Sanabria è fortunato: colpisce comunque il pallone e così l’intensità della giocata si perde. Giusto dunque il giallo.
Da quel momento in poi, Sozza si perde un po’, anche per via di qualche decisione pignola (come un cambio di rimessa, comunque legittimo). Per esempio sanziona ingiustamente un fallo del Torino per un contatto alto tra Vlasic e Gila. Questo episodio fa innervosire Vanoli, che protesta e assume un atteggiamento aggressivo: espulsione inevitabile.